Rostislav (Ростислав) | |
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Descrizione generale | |
Tipo | Corazzata pre-dreadnought |
Classe | unica |
Proprietà | Voenno Morskoj Flot Rossijskoj Imperii |
Cantiere | Cantiere navale di Nikolaev, Russia |
Impostazione | 30 gennaio 1894 |
Varo | 2 settembre 1896 |
Completamento | marzo 1900 |
Entrata in servizio | maggio 1900 |
Destino finale | autoaffondata nel novembre del 1920 nello Stretto di Kerč'. |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | a pieno carico: 10.700 t |
Lunghezza | 107 m |
Larghezza | 20,7 m |
Pescaggio | 7,7 m |
Propulsione | 2 assi, 2 motori a vapore con 8 caldaie di cui 4 a carbone e 4 a petrolio, 8.500 shp. |
Velocità | 15 nodi (27,78 km/h) |
Autonomia | 4.100 miglia a 8 nodi |
Equipaggio | 800 circa |
Armamento | |
Armamento | artiglieria alla costruzione:
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Corazzatura | cintura: 368 mm ponte: 51-76 mm torri: 254 mm torre di comando: 152 mm |
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La Rostislav fu una corazzata pre-dreadnought della Marina Imperiale Russa, costruita dai cantieri Nikolaev tra il 1894 e il 1900, assegnata alla Flotta del Mar Nero. Inizialmente venne concepita come una piccola e poco costosa corazzata costiera, ma la Marina Russa abbandonò quest'idea in favore di una compatta corazzata per operazioni in alto mare con un dislocamento di 9020 tonnellate. Il design scadente e le pratiche di costruzione utilizzate incrementarono il suo dislocamento finale di circa 1600 tonnellate. La Rostislav fu la prima nave da battagliata del modo ad essere alimentata grazie a derivati del petrolio invece che con il carbone. La sua capacità di combattimento fu compromessa dall'uso di cannoni principali di 254 mm invece di cannoni di 305 mm che erano di fatto lo standard in Russia.
Il varo della nave avvenne nel settembre 1896, ma la mancata consegna dei cannoni principali della nave ritardarono il viaggio inaugurale fino al 1899 e il suo completamento al 1900. Nel maggio 1899 la Rostislav divenne la prima nave della Marina Imperiale ad essere comandata da un membro della dinastia Romanov, il capitano Alexander Mikhailovich. Dal 1903 al 1912 essa fu la nave ammiraglia del vicecomandante della Flotta del Mar Nero. Durante la Rivoluzione Russa del 1905 il suo equipaggio fu sull'orlo dell'ammutinamento, ma alla fine rimase leale al regime e partecipò attivamente alla soppressione dell'ammutinamento dell'incrociatore Ochakov.
La Rostislav prese parte alla Prima Guerra Mondiale e vi rimase coinvolta fino al collasso della Flotta del Mar Nero agli inizi del 1918. È stata la prima nave russa a sparare ad un obbiettivo terrestre durante la Prima Guerra Mondiale, la prima ad essere colpita da un attacco aereo tedesco e la prima a distruggere un sottomarino, sebbene fosse anch'esso russo. Nell'aprile 1918 i Bolscevichi in fuga abbandonarono la Rostislav a Sebastopoli. Un anno dopo le forze di occupazione britanniche disabilitarono permanentemente i suoi motori. La nave venne usata dall'Armata Bianca come una batteria costiera, poi la autoaffondarono nello stretto di Kerč' nel novembre 1920.